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I


La felicità



Quando, all’alba, dall’ombra s’affaccia,
     discende le lucide scale
e vanisce; ecco, dietro la traccia
     4d’un fievole sibilo d’ale,

io la inseguo per monti, per piani,
     nel mare, nel cielo: già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
     8già tengo la gloria e l’amore...

Ahi! ma solo al tramonto m’appare,
     su l’orlo dell’ombra, lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
     12lontano, lontano, lontano.

La via fatta, il trascorso dolore
     m’accenna col tacito dito:
improvvisa, con lieve stridore,
     16discende al silenzio infinito.