Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
finestra illuminata | 95 |
Dopo tanto, c’è sempre qualche occhiello.
Il topo è morto, s’è smarrito il mago.
Il bimbo dorme sopra lo sgabello,
10tra le ginocchia, al ticchettìo dell’ago.
IV
Una fanciulla... La tua mano vola
sopra la carta stridula: s’impenna:
3gli occhi cercano intorno una parola.
E la parola te la dà la muta
lampada che sussulta: onde la penna
6la via riprende scricchiolando arguta.
St! un rumore... ai labbri ti si porta
la penna, un piede dondola... Che cosa?
Nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta...
10Oh! mamma dorme, e sogna... che sei sposa.
V
Getta quell’arma che t’incanta. Spera
l’ultima volta. Aspetta ancora, aspetta
3che il gallo canti per la città nera.