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Al soffiar delle raffiche sonanti,
l’aulente fieno sul forcon m’arreco,
6e visito i miei dolci ruminanti:

poi salgo, e teco — O vano sogno! Quando
nella macchia fiorisce il pan porcino,
lo scolaro i suoi divi ozi lasciando
10spolvera il badïale calepino:

chioccola il merlo, fischia il beccaccino;
12anch’io torno a cantare in mio latino.