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XIII


Il cane



Noi, mentre il mondo va per la sua strada,
noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l’affanno,
3e perchè vada, e perchè lento vada.

Tal, quando passa il grave carro avanti
del casolare, che il rozzon normanno
6stampa il suolo con zoccoli sonanti,

sbuca il can dalla fratta, come il vento;
lo precorre, rincorre; uggiola, abbaia.
Il carro è dilungato lento lento;
10il cane torna sternutando all’aia.




XIV


O reginella



Non trasandata ti creò per vero
la cara madre: tal, lungo la via,
3tela albeggia, onde godi in tuo pensiero:

presso è la festa, e ognuno a te domanda
candidi i lini, poi che in tua balìa
6è il cassone odorato di lavanda.