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86 benito mussolini


so l’entusiasmo col quale fu accolta la nostra dichiarazione di guerra all’Austria. Moltitudini di uomini assediavano i Consolati per la visita militare e il rimpatrio.

— Ho visto — dice Pietroantonio — alcuni scartati mordersi per la rabbia.

— Si comprende. I milioni e milioni di italiani — in particolar modo meridionali — che negli ultimi venti anni hanno battuto le strade del mondo, sanno per dolorosa esperienza che cosa vuol dire appartenere a una nazione politicamente e militarmente svalutata.

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Ho asciugato al fuoco anche le pagine di questo diario. Alcune, coll’acqua, sono diventate indecifrabili.


6 Novembre.


Tornando ieri sera dalla posizione dove ci eravamo asciugati e rifocillati, ho trovato il mio riparo occupato da altri. Gli artiglieri della Sezione che è con noi mi hanno offerto ospitalità sotto la loro tenda. Sono stati gentilissimi. Hanno voluto dividere con me il loro rancio. C’è fra essi un volontario, tal Cecconi, vicentino. Stamani, cielo buio, di tempesta. Al lavoro! Bisogna costruirsi il «ricovero». Tre ore di fatica. Grande fuoco per asciugare il terreno sul quale dovremo stenderci.

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E’ giunto dalla Divisione, per telefono, l’ordine