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28 benito mussolini

una maledetta mina austriaca ha seppellito molti dei miei bersaglieri, ma i nemici l’hanno pagata cara. Le nostre mitragliatrici, come avete sentito, non sono state inoperose. Voi siete qui a compiere il più sacro ed il più aspro dei doveri che un cittadino ha verso la patria. Ma io conto su di voi. Siete uomini già temprati alle lotte della vita. Quando sarete amalgamati ed affiatati cogli anziani, voi sarete animati dallo stesso entusiasmo e dall identica volontà di vincere. Voi troverete in me, non solo il superiore, ma il padre, ma il fratello. Dove potrò agevolarvi, lo farò. Fidatevi di me. Auguri! —

Il capitano ha finito. Le sue parole, franche e commosse, sono scese nel profondo dei nostri cuori. E’ un uomo che ispira molta fiducia e molta simpatia. Un tenente fa un passo innanzi e grida:

— Bersaglieri dell’ottava compagnia, al vostro capitano Vestrini, hurra!

— Hurra! Hurra! Hurra! — rispondiamo noi, a gran voce.

I portaferiti stanno ora raccogliendo i cadaveri uei soldati caduti stanotte. Sei, finora. Vengono deposti ai margini della mulattiera, nell’attesa di essere identificati e sepolti. C’è fra loro un magnifico tipo di abruzzese, che ho conosciuto ieri. Ha la lesta avvolta in un telo da tenda. I morti sono coperti. Non si vedono che le mani irrigidite, nere per il fango della trincea. I soldati anziani passano e non guardano.

Ho notato — con piacere, con gioia — che tra