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trincea dei tedeschi. Soliti cannoneggiamenti, nostro e loro. Mattinata ventosa. Grande messa al Comando. Il tenente medico Scalpelli se ne va in un ospedaletto da campo oltre Isonzo. Era in prima linea dall’inizio della guerra.

21 Febbraio.


Lavorato gran parte della notte per la postazione di un cannoncino lanciabomhe. Stamani, all’alba, ho dato il buon giorno ai tedeschi, con una bomba Excelsior tipo B, che è caduta in pieno nella loro trincea. Il puntino rosso di una sigaretta accesa si è spenta e probabilmente anche il fumatore. Oggi ci hanno bombardato per parecchie ore di seguito. Le nostre perdite non sono gravi. Tra gli uomini fuori di combattimento ci sono due ufficiali, uno dei quali bombardiere. Ho aumentato la dose per la buona sera. Ho lanciato due bombe. Bersaglio. Giornata di sole. Le postazioni sono finite. Stanotte conto di dormire a lungo.

22 Febbraio.


Sospese le licenze sia per gli ufficiali come per i bersaglieri. Altro sintomo. Rivista alle scatolette e munizioni. Sole. Ore tre del pomeriggio. Giungono da lontano, e passano sulle nostre teste, grossi proiettili destinati alle prime linee nemiche. Le nu-