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In trincea coi soldati d’Italia



9 Settembre.


Da stamani circola la notizia della nostra prossima, quasi immediata partenza per la linea del fuoco. Dove andiamo? Nessuno lo sa dire con esattezza. Non importa. L’essenziale è di muoversi. Il pensiero di passare alcuni mesi in guarnigione mi sgomentava. La notizia della partenza si è diffusa tra i plotoni, ma non ha sollevato una grande emozione. È tempo di guerra: si va alla guerra. È naturale! D’altra parte lo stato d’animo di questi richiamati dell’84 non è negativo. Uomini di trent’anni comprendono certe necessità. Vi sono molti interventisti anche all’infuori dei milanesi: ne ho conosciuto un altro, un caporale di Crespino, in quel di Rovigo. Gli elementi di lievito non mancano. Una grata sorpresa mi attende. Ricevo un biglietto che dice: «L’ex-linotipista dell’Avanti, Adolfo Giretto, ora residente a Rovigo, per mezzo dell’amico Battaglini, le manda i saluti più affettuosi, ricordandolo». Un caporale milanese che era stato destinato al deposito, se n’è tornato con zaino e fucile in compagnia per andare insieme con tutti noi al fronte. Bel gesto! Il caporale