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184 | benito mussolini |
dati. Anche le condizioni di salute ne risentono.
Non fa freddo, ma il fango, l’umidità, il grigiore dei brevi giorni e il buio pesto delle notti lunghissime, sono altrettanti elementi che contribuiscono ad aumentare la musoneria di tutti. Siamo venuti, qui, di notte. Le marce notturne, anche brevi, affaticano. Io stento molto a camminare fra le tenebre, sotto a un cielo di inchiostro. Scarsa attività delle artiglierie. Le mie mani hanno ora il segno della più grande nobiltà: sono sporche della terra rossiccia del Carso!
15 Dicembre.
Ieri sera, uno dei conducenti — i quali sono i nostri giornali parlati — ha diffuso la notizia:
— Sul giornale «ci sta» la pace! —
Ho pensato che doveva trattarsi delle comunicazioni di B. Hollweg. La notizia non ha sollevato soverchia emozione fra di noi. Pur sapendo che io leggo i giornali, nessuno mi ha chiesto nulla. Questa indifferenza è sintomatica. Si è parlato troppe volte di pace perchè non esista un tal quale scetticismo, nell’animo dei soldati.
— Non credo più a nulla, — ha detto uno di loro — sino a quando non vedrò le bandiere bianche sulle trincee. — Nottata interminabile, di pioggia a raffiche. Fuoco di bombe agli avamposti.
Stamani, qualche colpo di cannone.
L’artiglieria austriaca tira a caso. Questa è la