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benito mussolini 123

28 Marzo.


Alba grigia. Qualche raffica di nevischio, attenuata da ondate di sole. Bizzarria della montagna. Il Comando della nostra compagnia è 300 metri più in alto. Vi salgo per presentarmi al capitano. Nel tragitto ho modo di orientarmi sulle nostre posizioni. Siamo fortificatissimi! Tutta la neve, vicino e lontano, è punteggiata dai pali dei nostri reticolati. Di qui, non passeranno mai!

29 Marzo.


Stamani, ricognizione volontaria. Sono disceso nella valle, sino alla confluenza del Bordaglia col Volaja. Laggiù una squadra di alpini schyatori si esercitava. Pomeriggio insignificante. La prima squadra è di guardia all’accantonamento. Sono capoposto. Notte tranquilla.

30 Marzo.


Nevica da sedici ore. Tutto è bianco. La mulattiera è sommersa. Pomeriggio: nevica sempre. La posta non è giunta. Ore lunghe. Nella baracca, al primo, al secondo, al terzo piano — totale altezza quattro metri o giù di lì — si gioca a carte, si fuma, si canta. Io, col ventre a terra, scrivo queste note. Tipi di soldati: Meiosi Piacentino, lucchese, tornato dall’America. Classe 1893. E’ il