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Breve storia di Debian 22/22

modo ingannevole «funzionalità» non funzionanti o estremamente instabili dei loro prodotti. Questo si combina con il fatto che gli acquirenti, naturalmente, si aspetteranno che il prodotto rispecchi il modo in cui è pubblicizzato e che molti possono credere che sia un sistema operativo commerciale (esiste anche la tendenza a non menzionare il fatto che Linux è libero né il fatto che è distribuito secondo i termini della GNU General Public License). Come ciliegina sulla torta, questi «distributori», stanno di fatto ricavando abbastanza soldi dai loro sforzi da giustificare l’acquisto di ampi spazi pubblicitari in molte riviste; questo è un classico esempio di comportamento inaccettabile che viene ricompensato da chi semplicemente non è abbastanza informato. Evidentemente occorre fare qualche cosa per porre rimedio alla situazione.

A.3 Come Debian tenterà di risolvere queste problematiche?

Il processo di creazione di Debian è aperto per assicurare che il sistema ottenuto sia della più alta qualità e rifletta le esigenze della comunità degli utenti. Coinvolgendo altre persone, con un ampio bagaglio di capacità e conoscenze, Debian è in grado di svilupparsi in maniera modulare. I suoi componenti sono di alta qualità perché chi è esperto di una certa area ha l’opportunità di costruire o di mantenere i componenti individuali di Debian per quella specifica area. Coinvolgere altri assicura anche che preziosi consigli per miglioramenti possano essere incorporati nella distribuzione durante lo sviluppo; quindi viene creata una distribuzione basandosi sui bisogni e sulle esigenze degli utilizzatori, piuttosto che sui bisogni e sulle esigenze di chi la sviluppa. È veramente molto difficoltoso per una singola persona, oppure per un piccolo gruppo di persone, prevedere queste esigenze in anticipo senza informazioni dirette da parte di altri.

Debian Linux verrà anche distribuita su supporti fisici da parte della Free Software Foundation e della Debian Linux Association. Ciò fornisce Debian agli utenti senza accesso ad Internet o FTP e in aggiunta rende disponibili a tutti gli utenti del sistema prodotti e servizi, come manuali stampati e supporto tecnico. In questo modo, Debian può essere usata da molti più individui e organizzazioni di quanto altrimenti possibile, l’attenzione sarà concentrata sul fornire un prodotto di prima classe e non sui profitti o il ritorno economico, e i margini di guadagno per i prodotti e i servizi forniti possono essere usati per migliorare il software stesso per tutti gli utenti, indipendentemente dal fatto che abbiano pagato o meno per esso.

La Free Software Foundation gioca un ruolo estremamente importante per il futuro di Debian. Con il semplice fatto che distribuirà Debian, viene inviato al mondo il messaggio che Linux non è un prodotto commerciale e non lo sarà mai, ma questo non significa che Linux non potrà competere commercialmente. Per chi di voi non è d’accordo, sfido a guardare al successo ottenuto da GNU Emacs e GCC, che non sono software commerciali, ma che nonostante ciò hanno avuto un impatto importante sul mercato.

È arrivato il momento di concentrarsi sul futuro di Linux, piuttosto che allo scopo distruttivo di arricchirsi a spese dell’intera comunità Linux e del suo futuro. Lo sviluppo e la distribuzione di Debian potrebbero non essere la risposta ai problemi che ho descritto nel Manifesto, ma spero che servirà almeno ad attirare l’attenzione su queste problematiche abbastanza per permettere che vengano risolte.