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Breve storia di Debian 7/22



«... ricordo che il gruppo iniziale includeva, oltre a me stesso, Ian Murdock, Ian Jackson, un altro Ian di cui non mi ricordo il cognome, Dan Quinlan ed altre persone di cui non ricordo i nomi. Matt Welsh era anch’egli parte del gruppo iniziale o vi si unì molto presto (nel frattempo, ha lasciato il progetto). Qualcuno mise in piedi una mailing-list ed eravamo pronti e operativi.


Per quello che ricordo, non siamo partiti con un piano e non abbiamo cominciato col mettere insieme un piano in modo altamente organizzato. Fin dall’inizio, mi ricordo, abbiamo cominciato a raccogliere sorgenti per una raccolta piuttosto casuale di pacchetti. Col passare del tempo, abbiamo focalizzato i nostri obiettivi su un insieme di cose che sarebbero state necessarie per mettere insieme la base di una distribuzione: il kernel, una shell, update, getty, vari altri programmi e file di supporto necessari ad inizializzare il sistema ed una serie di utilità di base.»

4.1.1 L’inizio del sistema di pacchettizzazione di Debian


Nelle primissime fasi del progetto, i membri considerarono l’idea di distribuire solo pacchetti di sorgenti. Ogni pacchetto sarebbe stato formato dal codice sorgente originale e da un file patch debianizzato, e gli utenti avrebbero dovuto scompattare i tar dei sorgenti, applicare le patch e compilare loro stessi i binari. Si capì subito, tuttavia, che sarebbe stata necessaria una qualche forma di distribuzione binaria. Il primo strumento di pacchettizzazione, scritto da Ian Murdock e chiamato dpkg, creava un pacchetto in un formato binario specifico di Debian, e poteva essere usato successivamente per spacchettare e installare i file nel pacchetto.


Ian Jackson presto si assunse il compito dello sviluppo dello strumento di pacchettizzazione, rinominando lo strumento stesso dpkg-deb e scrivendo un programma di interfaccia, che chiamò dpkg, per facilitare l’uso di dpkg-deb e fornire le dipendenze e i conflitti degli odierni sistemi Debian. I pacchetti prodotti da questi strumenti contenevano un’intestazione che indicava la versione dello strumento usato per creare il pacchetto ed un indirizzo all’interno del file relativo ad un archivio prodotto da tar, che era separato dall’intestazione da alcune informazioni di controllo.


All’incirca in questo periodo nacquero diversi dibattiti tra i membri del progetto: alcuni pensavano che il formato specifico di Debian creato da dpkg-deb dovesse essere abbandonato in favore del formato prodotto dal programma ar. Dopo diverse revisioni del formato dei file e corrispondenti revisioni degli strumenti di pacchettizzazione, venne adottato il formato ar. Il punto principale di questo cambiamento è che rende possibile scompattare un pacchetto Debian su ogni sistema simil-Unix senza bisogno di eseguire programmi non fidati. In altre parole, per spacchettare un pacchetto binario Debian ed esaminarne il contenuto sono richiesti solo strumenti standard presenti in ogni sistema Unix, come «ar» o «tar».

4.2 I rilasci 1.x


Quando Ian Murdock lasciò Debian, nominò Bruce Perens come suo successore a capo del progetto. Bruce iniziò ad interessarsi a Debian quando stava provando a creare un CD di una distribuzione Linux che si doveva chiamare «Linux for Hams» (Linux per i radioamatori), e che doveva includere tutto il software Linux utile per i radioamatori. Quando vide che il sistema di base Debian aveva ancora bisogno di molto lavoro per supportare il suo progetto, Bruce finì per lavorare molto sul sistema Linux di base e sui relativi strumenti di installazione, rinviando il progetto della sua distribuzione per radioamatori; il suo lavoro incluse l’organizzazione (con Ian Murdock) del primo insieme di script d’installazione Debian, che ebbe come risultato il floppy di ripristino di Debian che è stato per diversi rilasci un componente fondamentale dell’insieme di strumenti di installazione di Debian.


Ian Murdock ha detto:


«Bruce era la scelta naturale per succedermi, dato che aveva mantenuto il sistema base per quasi un anno e si era occupato del grosso del lavoro dato che il tempo che potevo dedicare a Debian era diminuito rapidamente.»


Bruce ha avviato diversi aspetti importanti del progetto, incluso il coordinamento dello sforzo per produrre le Linee guida Debian per il software libero, il Contratto sociale di Debian e l’inizio del Progetto Open Hardware. Durante il periodo in cui fu a capo del progetto, la distribuzione Debian ha guadagnato quote di mercato e una reputazione di piattaforma per utenti seri e tecnicamente esperti.


Bruce Perens inoltre è stato anche l’elemento di punta nell’impresa di creare Software in the Public Interest, Inc.. Inizialmente pensata per fornire al Progetto Debian una entità legale in grado di accettare donazioni, si è rapidamente espansa includendo anche il supporto a progetti di software libero al di fuori del Progetto Debian.


Le seguenti versioni di Debian sono state realizzate in questo periodo:

  • 1.1 Buzz rilasciata nel giugno 1996 (474 pacchetti, kernel 2.0, completamente ELF, dpkg)