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Breve storia di Debian | 4/22 |
Nato per risolvere i problemi derivanti dalla continua crescita di Debian, apt costituì un nuovo paradigma nell’acquisizione ed installazione di pacchetti nei sistemi operativi Open Source, ed è stato largamente imitato.
Debian 2.2 Potato (15 agosto 2000): ha preso il nome da «Mr Potato» dei film Toy Story. Questo rilascio ha aggiunto il supporto alle architetture PowerPC e ARM. Con Wichert ancora come capo progetto, questo rilascio era costituito da più di 3900 pacchetti binari, derivanti da più di 2600 pacchetti di codice sorgente, mantenuti da più di 450 sviluppatori Debian.
Debian 3.0 Woody (19 luglio 2002): ha preso il nome dal protagonista dei film Toy Story: «Woody», il cowboy. In questo rilascio sono state aggiunte ancora altre architetture: IA-64, HP PA-RISC, MIPS (big endian), MIPS (little endian) e S/390. Questo è stato anche il primo rilascio ad includere software crittografico, viste le alleggerite restrizioni imposte dagli Stati Uniti per la sua esportazione, e anche il primo ad includere KDE, dal momento che i problemi di licenza delle librerie QT erano stati risolti. Con Bdale Garbee, recentemente nominato capo progetto e più di 900 sviluppatori Debian, questo rilascio conteneva circa 8500 pacchetti in formato binario e un insieme ufficiale di 7 CD.
Debian 3.1 Sarge (6 giugno 2005): ha preso il nome del sergente dell’armata dei soldatini verdi di plastica. Non sono state aggiunte nuove architetture in questa versione, anche se è stato contemporaneamente pubblicato un port non ufficiale per AMD64 distribuito attraverso il nuovo sito Alioth per hosting di progetti. Questa versione presenta un nuovo installatore: debian-installer, un software modulare dotato di funzionalità di rilevamento automatico dell’hardware e automatismi per l’installazione, interamente tradotto in più di trenta lingue. È stato anche il primo rilascio ad includere una suite per l’ufficio completa: OpenOffice.org. Branden Robinson era appena stato nominato a capo del Progetto Debian. Questo rilascio è stato realizzato da più di novecento sviluppatori Debian, conteneva circa 15.400 pacchetti binari e 14 CD nell’insieme ufficiale.
Debian 4.0 Etch (8 aprile 2007): il nome della tavoletta da disegno del film. In questo rilascio è stata aggiunta un’architettura: AMD64, ed il supporto ufficiale per m68k è stato abbandonato. Questo rilascio ha continuato ad usare il debian-installer, ma con un’interfaccia grafica per installazione, la verifica crittografica dei pacchetti scaricati, un partizionamento più flessibile (con il supporto per partizioni cifrate), una più semplice configurazione del sistema di posta, una selezione del desktop più flessibile, una localizzazione semplificata ma migliorata ed infine nuove modalità, inclusa una modalità di ripristino. Le nuove installazioni non avevano la necessità di riavviare durante il processo di installazione perché le due precedenti fasi dell’installazione erano ora integrate. Questo nuovo installatore, nella sua versione grafica, forniva il supporto per lingue complesse e scritture che usano caratteri composti, incrementando a più di cinquanta il numero delle traduzioni disponibili. Sam Hocevar è stato nominato a capo del Progetto lo stesso giorno, e gli sviluppatori che partecipavano al progetto erano più di 1030. Il rilascio era composto da circa 18.000 pacchetti binari in più di 20 CD (3 DVD) dell’insieme ufficiale. Erano disponibili anche due CD binari per l’installazione nel sistema di desktop alternativi a quello predefinito.
Debian 5.0 Lenny (febbraio 2009): ha preso il nome dal binocolo a molla dei film Toy Story. In questo rilascio è stata aggiunta un’architettura: ARM EABI (o armel) che fornisce il supporto per i processori ARM più recenti e ha reso deprecato il vecchio port ARM (arm). Il port m68k non era incluso in questo rilascio, anche se era sempre fornito nella distribuzione unstable. Questo rilascio non aveva il port FreeBSD, anche se era stato fatto molto lavoro per renderlo conforme, non soddisfaceva i requisiti per la qualificazione per questo rilascio.
Il supporto per dispositivi di piccole dimensioni in questo rilascio era aumentato con l’aggiunta del supporto per la piattaforma Orion di Marvell che era usata in molti dispositivi di archiviazione, e veniva fornito anche il supporto per svariati netbook. Erano aggiunti alcuni strumenti di compilazione che permettevano ai pacchetti Debian di essere cross-compilati e ridotti per essere adatti a sistemi ARM embedded. Inoltre erano adesso supportati anche i netbook di vari produttori e la distribuzione forniva software più adatto per computer con prestazioni relativamente basse.
Era anche il primo rilascio a fornire versioni libere della tecnologia Java di Sun, rendendo possibile fornire applicazioni Java nella sezione main.
Debian 6.0 Squeeze (febbraio 2011): ha preso il nome dagli alieni a tre occhi.
Il rilascio è stato congelato («frozen») il 6 agosto 2010 quando molti degli sviluppatori erano riuniti alla 10ª DebConf in New York.
Sebbene venissero abbandonate due architetture (alpha e hppa), venivano rese disponibili, come anteprime tecnologiche due architetture dei nuovi port FreeBSD (kfreebsd-i386 e kfreebsd-amd64), inclusi il kernel e gli strumenti in spazio utente, così come il software server comune (anche se non ancora delle funzionalità desktop avanzate). Questa era la prima volta che una distribuzione Linux veniva estesa in modo da permettere anche l’uso di un kernel non Linux.
Il nuovo rilascio ha introdotto una sequenza di avvio basata sulle dipendenze, che permette l’elaborazione in parallelo degli script init, velocizzando l’avvio del sistema.
Debian 7.0 Wheezy (maggio 2013): ha preso il nome dal pinguino di gomma con il cravattino rosso.