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86 Il Cristianesimo Felice

«dì un Religiofo. Gèfuita -, depongono, noti, mena, i fofpefti , che l’ armi : dopo di che il Caciqne principale s’ accoda per dar loro il benvenuto, e per .interrogane il Servo, di Dio dei motivo , che 1’, ha indotto a venire in peribiia in «quelle Terre ..Allora il Miffìonario, Se fa la Lìngna risponde da sè ; o pure fa intendere per mezzo d’ un' Interprete , d’avere impreSp quel viaggio per dar locò a conofcere il grande Iddio, Creatoree Padrone dell’ Univerfo , con altre fintili, verità ; ed effondo egli venuto per parte di quefto Dio ad annunziar loro la fiu tanti Lègge , li. prega a volerla «dire ; afficnràndoU , che non per for loro alcun male, ma Solamente motto dall’ amore , che ad etti predétta , fié 'portato *a quelle ferie per proccurar loro del bene in quefto Mondo, e l’eterna Salute nell’ altro. £ qui difpènfa que* regaluezi, che fi fono mentovati , al Caci- que e a i principali ; con che fi vanno etti Sem- j pre più dimefticàndo. Più ancora fanno dipoi gl’ Indiani venuti col Miffìonario, perchè diventano anch’ etti Predicatori , e Sapendo la Lingua di quella Nazione, oon facilità loto patiamo., e cominciano a fpatgere fra1 etti le iòdi della Reii- 1 gion Criftiana ; parlano con venerazione de£Mif- fionano, come Mmiftro del grande Iddìo ; e Sopra. tutto gli affioratelo, ch&non firfameuteniu- no cerca di fargli Schiavi ( che qaefiió è Tempre il lor maggiore fofpetto ) ma che' all’ inooitro ognun cerca di procurar, loro nel temporale una

  • vica affai, più comoda i lieta di quella, che al pfdènte fem menamoi, -crtando l’efcmpiò proprio, edr'e/fere prontò ognun d’etti a Spendale la propria vita per la fatane .eterna delle .Anime lo* to. Con limili perfuafioni lavorando inferiormente la Grazia di Dio , Sogliono per- lo più que’