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Del Paraguai. 81

vincerebbono i cattivi ostinati coll'esempio de' migliori, e col vigore delle prediche ed esortazioni. Perchè tutto ciò seguì nell’ultimo di Luglio, Festa di S. Ignazio, però ad essa Riduzione fu posto il nome d’esso Santo. E giacché abbiam parlato delle difficoltà, che s'incontrano ne’ viaggi per gli eccessivi boschi crescenti in quelle parti stante la niuna coltura delle terre, e per la negligenza de gli abitanti: non vo’ lasciarne un'esempio. Invogliossi nell’Anno 1716, il non mai stanco P. Giam-Battista de Zea Gesuita, Missionario d’incredibile zelo per dilatar la Fede Cristiana, di passare agl’Infedeli Popoli Zamuchi, abitanti all’Occidente del Fiume Paraguai. S’incontrò, nel cammino un folto fpaventofo bofeo lungo ben trenta miglia .. Cento Neofiti , che 1’ accompagnavano , nulla Sapendo di tanta eflenfione, todo - fi diedero colle accette a Spianarvi una firada; ma dopo molti giorni di lavoro , non veggendone mai il fine , atterriti celiarono , con risoluzione di tornartene addietro, anche per isfuggire l’incensate perfecuzione delle mofche , zanzare, e rafani di varie forte, che di giorno e di notte non dan tregua a chi capita cola . Tanto fi raccomandò» il tanto ReligioSo, tanto gli animò con prender’ anch egli ora la Scare , ed ora la zappa in mano » ed altre volte portando Toro acqua per refrigerarli nel fièro incendio del Sole , che continuarono il lavoro : ficchè dopo diecinove dì .di fatica arrivarono, a Superar quella gran, felva.t Ciò tatto s inoltrò eflo P. Zea a i Zamuchì , con trovarvi buone difppfizioni , almeno in ap* parenza, di aprir gli occhi e il cuore alle, verità Evangeliche. Creato egli pofeia Provinciale , in vece Sua pafcò colà nell’ Anno 1718. il P. Parte I. F Mi-