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Il Cristianesimo Felice |
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ce. Non più andavano elfi affatto ignudi come
prima; più in etti non fi miravano coftumi bi*u* ;
tali ; e l'opra tutto fi rivolfe le Audio di que’fa-
cri Miniftri a far loro difmettere 1* ubbriachez-
za, cagione in addietro di mille fconcertrfra lo* j
ro. Poiché quanto alla voracità dì que’ Popoli,
tutti gente di buono ftomaco; quefta non è mai
ceffata, perché difetto e bifogno lor naturale ,
ficcome anche ne* Barbari dell Affrica fi otterva.
Né fi vuol diflimulare-; che pretto le Nazioni
del Paraguai forfè non farebbe ftata badante la
predicazione per ridurre Quella gente ad unirli ,
e ad abbracciare il Soave giogo della Fede di |
Gesù Crifto, Se prima non fi fotte tirata ad ;
udirla con. mezzi -umanle materiali, fra*quali
il più efficace fu conofciuto quello di provvederli fui principio abbondantemente dì vitto .
Perciò quando fi trattò di fondar le prime Riduzioni, dicevano quegl’infedeli a i Miffionarj;
Se ci volete tenere uniti y dateti ben da mangiare ; perciocché noi fiamo come le Beflfe, che ad ogni ora mangiano, né facciamo come voi, che mangiate poco, e ad
ora determinati. Dura tuttavia, Comediffì, queft’
ufo fra loro, non tenendo etti ora ftabilita per
la tavola, e prendendo la regola del cibarli non
dall’orologio, ma dalla fame . S’è anche di Sopra avvertito, che il mangiar carne cruda, o al
più mezzo àbbruftolita, è in ufo non Sol di quelli, ma anche de gli altri Barbari Indiani , ficcome ancora de’Tartari nell’Alia, e d’altri Selvatici Popoli dell’Affrica. Perciò a tutta prima
nè fpefe , nè fatiche tralafciarono i caritativi
Miffionarj, a fin di provvedere dell’ occorrente
vitto quegl’infedeli, per condurli pofcia , ficcome avvenne, alla Fede, e vera Chiéfa di Dio ,
e all’amor della fatica per coltivar le campagne,