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70 Il Cristianesimo Felice

tari non erano usati. Quindi somministrarono loro non solamente quanto di Maiz e legumi occorreva per coltivare il terreno bastante ad alimentar per un’anno quel Popolo, ma eziandio li provvidero del bisognevole, finché fosse fatta la raccolta della prima seminagione , non ommettendo intanto gl’indiani l'uso della caccia e della pesca, e il procacciarsi frutta e mele da i boschi. Non passò un' anno , che cominciò quella buona gente, già divenuta ammansata e docile , a conoscere e godere il frutto delle lor fatiche , e a maggiormente invogliarsi di lavorare , e di far fruttare la terra . Nello stesso tempo si applicò quel Popolo secondo l' istruzione de’ Religiosi a fabbricar la Chiesa tutta di legno, né si tralasciavano le istruzioni e le prediche per insegnargli la dottrina della Fede di Gesù Cristo , e i doveri del Cristiano . Furono primi battezzati i fanciulli, e dopo le dovute istruzioni anche gli adulti, e si cominciò a celebrar la Messa in pubblico, e a ministrare i Sacramenti, con tal compostezza e divozione di quello genti , che non potevano i Missionarj ritener le lagrime per la tenerezza. A questa Popolazione, siccome all’ altre , che si andarono aggiugnendo di mano in mano, fu dato il nome di Riduzione, che dura tuttavia per significare l’essersi radunato e ridotto quel Popolo a vivere in forma di Società e Repubblica . Ora pel felice successo di questa prima impresa non si può dire, quanto crescesse il coraggio a que’ Servi del Signore per imprenderne dell’altre. Perciò s'inoltrarono sempre più per que’ vasti paesi, cercando per piani, monti, e boschi le disperse brigate de' barbari Indiani , con rappresentar loro la felicità del convivere in una ben regolata unione ; l' empietà di chi non cono-