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strani paesi, confinato in Modena; senza aver mai messo il piede fuori d’Italia? Rispondo, ch’io se non co i miei, co i piedi altrui mi son portato al Paraguai, e con gli occhi altrui ho visitate quelle sì fortunate Missioni, di maniera che posso rendere buona testimonianza di quanto dirò. Colà nel 1729. giunse il Padre Gaetano Cattaneo, Sacerdote Modenese della Compagnia di Gesù, dopo essersi partito dalla Patria nel dì 14. d’Agosto del 1726. in età d’anni 31. mest 3. e giorni 7. Il medesimo poi infermatosi nella Riduzione di Santa Rosa di febbre maligna, mancò di vita nel dì 28. d’Agosto del 1733. compianto da’ suoi Religiosi, e più da gl’Indiani per le rare sue doti, che il faceano amare e desiderare da tutti. Singolare abilità aveva egli a discernere il buono e il cattivo de’ Popoli e paesi, e sapeva descriverlo con bella chiarezza, siccome egli fece di Siviglia, del delizioso Porto di S. Maria presso Cadice in alcune Lettere di colà scritte al fu Signor Giuseppe Cattaneo suo fratello. Queste le ho io avute in mano per concessione della Signora Maria Belloni Cattanea, Vedova del suddetto Signor Giuseppe; ma siccome racconti non pertinenti all’assunto mio, non le rapporterò io. Unicamente bensì di tre altre da esso lui scritte e contenenti il viaggio d’esso Religioso da Cadice sino alla Missione, che a lui fu destinata, siccome contenenti una Relazione gustosa, farò io parte al Pubblico. Così avessi io potuto ottenerne alcun’altra da lui scritta al Signor Francesco Baglioni Nobile Veneto, e suo particolare Amico, in cui gli dava ragguaglio di cost spettanti al Paraguai, o pur’ altre del Padre Gervasoni pervenute alle mani del medefimo Sig. Baglioni. Ma l’averle questo onorato Gentiluomo tempo fa consegnate al Conte Francesco Algaroti, che s’era anch’egli invogliato di darle alla luce,