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dando il bofchetto, finché la discoprirono. Allo* ra il mofchettiere lafciò il tiro, e la colpì nella (afta; e mi contò il Padre ,che fu lo fretto 1’ adir* egli la mofchettata , e veder la Tigre in aria infproccata nelle due lanci©; perchè -quefta ai fentirlì ferita tofto fpiccò un gran lancio per avventarli contra del tiratore ;ei due , che a quefto fine fe gli erano pofti a lato, fapendociò che doveva fucceàere , al giugnere che fece , le piantarpn con mifabil deprezza nell’ uno e nell' altro fianco le lancie, el’ incrocicchiarono in aria *

Moltissime ancora fono le Vipere, delle quali una lì ardì per fino d’ entrare o per la corda, con cui lì lega la Balfa ad un’albero , o per Ja tavola, per cui da quella li palla a terra, s’ ardì, dilli, d’entrare nella Balfa del P. Superiore, , il quale trovandoli così riftretto nella fua calèt- | ta con effa fenza poter fuggire, n’ebbe Efficiente ribrezzo , finche accorta là gente-della Balfa l’uccife . Molti Indiani miiojono per morficatu- ra di Vipere , npolto più nondimeno fon quelli, che rifanano, fe fono pronti a curarli -, perchè loro non mafacano antidoti di Avarie erbe, particolarmente, del Nardo. Ma fe vengono morfica? ti da quella, che chiamano Cajfcabel, non credo' che vi trovino rimedio. Una loia'ne vidi di ino- I ftruofa. grandezza, che fcoprirono di repente tra’ loro Ranci, dove ftavano a federe, e la ammazzarono . Ed è cofa prodigiosi quella di que’ nodi, che ha ih fondo alla coda, de’ quali AkoM ohe ogni anno gliene crefce uno. E mentrecam- mina , dà Con elfi certo fuono come di canapa- ■ nelle, per cui , ancorché cammini fotto L’ erba, vien fentita. E non ottante tutù i fuddetti peti- col i di quefte e d’altre beftie dannofe, gl’iodi2' ni in prendere terra entrano inique’ bofcbi dett- filfiini