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ntft è più io potere de gii -Spagnuoli ■« • Anzi 1’ averli tròppo esacerbati -anticamente col' pfen- derli violentemente, e farli Schiavi, fu la cagione, che molte Nazioni fuggette fi ribel latterò , ed altre refìfteifero bravamente, lènza averlepo-i Roto mai più conquidere* E di là nacque* l’odio implacabile ,'che hanno fempretenueo contro gli Spagnuoli lino a diftroggerè alcune Joro Città , trucidandone q«6nti capitavano loro in mano , e infettando;* come fanno tuttora, le ftrade Colle loro’Scorrerie, e riempiendole di ruberie e di ftragi, còme vi ■ moftrerò pi ù'- chiaramente in tètra mia' , discendendo a cali particolari. Per aver dunque chi li ferva nelle cafe"in Città , e ae’ magazziniv'e nielle'fabbriche; e ih altri lavori'; è nelle poflèffrònì aHa*campàgna, (1 provveggo* ro tutti' sì'Reltgiwfi, ohe Secolari, de i Suddetti Negri o Mori , coarperandone quanti ' he bifo» gnano.

Ditti -di: foprà-/eflère* Buenos Ayres j non foto Più humèrofit, ma ancorai la migliore di-tutte altre Owà di qtìeftetre Provincie Tucuman, Paraguai, e Rio della Piata . Ed è così, perchè quefta fi aflomiglia in parve alle Città di Europa , benché tenga gran parte-ancora dell’ Indiano , ohdè le Topràvanda in maeftà e bellezza . intorno* alle altre Città' di quelli pàefi , perchè ne formiate pur qualche idea-, ‘dirò; folo iuccin- iamfente ; :cKd dòn fon’ sltio-Che un’aggregato di poche* cafe fenza ordine o fitìnmetria di piazze e contrade',1 ma- fittamente • dieciòtto o* venti calè in un fito/e poi un' lubgo tratto d’ alberi; dódici ò quattordici in un’altro, e poi bofco&eoef- pugli ; che per eflèr quelle a tiiana terra, -é baC- fe come capanne , non le làiciano diftinguere laónde non fi conofce sì facilmente, dovelaGfo- tà