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mente il voftro Confettare P. Guglienzi, a et»' mi favorirete di comunicar la prefente , Applicandoli tutti di ricordarli di me nelle loro tante orazioni, acciocché il Signore mi concedala gra- / zia, che unicamente defidero, d’impiegarmi tutto in avvenire a maggior gloria fua, e a aiuto .dell’ ànima mia , e de’ pròfiìmi. Con che cara- xnente abbracciandovi mi dichiaro

Di voi Fratello amatissimo.

Affezionatissimo Fratello

Gaetano Cattaneo, della Compagnia di Gesù.



LETTERA SECONDA.



CARISS. FRATELLO.

Dalla Riduzione di S. Maria nelle Missioni del Paraguai 20. Aprile 1730.


I

N altra mia fcrittavi da Buenos Ayres vi diedi . didima contezza di tutta la navigazione

fino all’ arrivo in quel l’orto , né mi ftefi più oltre per non infaftidirvi di vantaggio con una Lettera troppo Innga. Benché fe debbo confettare il vero , non fu ciò tutta carità , ma bensì in gran parte amor proprio , perchè mi trovava alquanto fianco dallo fqrivere quella lunga Lettera , particolarmente- adefio , che mi colla più lo fcrivere quattro righe, che, v.enti in altro tempo , per ettere già varj anni die fon Sa fuo?