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té irrivo, enne pare d’ «ver condotto ri bobU* rofa Milióne• Lo flutto fecero quafi tutti gli altri Sighori di fuo corteggio, chi abbracci àhdoil Padre , e ehi baciandogli la minò ; é poi tatti ci accompàgnàrpiiò per un b'tton miglio a piedi* non oftailte 4’effere il Governatore uoriio corpolento e pòfatox Giunto at détto (ito, dopo averci fatte altre finezze Aràòrdinarie ( ùria delle 2uali fa fere fparare ì’ artiglieria dei fortino , avanti i étti paflarèrtó boi altri ) le.quali limo bèffe di obi mettete, perché pottebbòiìó effe- re c'rbdttté èfeggérazlohi j fi licenziò tornando addietro alcun tràtto .dove montato iti carrozza fi porrò fìibito alla Città ì e quando frimaio giunti noi altri, egli vèbfte al Collegio a vifitareitt camera propria il P. Proccùratore . Frattanto J|uarido egli fi licenziò da noi, coairi ditti , pro- eguitbmo il ttòftro viaggiò, fetbpre (palleggiati da Un. móndo di gerite accbrfa pet cùriofità a vederti; Quando entrammo in Città, èra lo ftef- fo ; perchè la gerite ftaVà dall’ una parte e dall* altra dèlia coiìtràda, cóme fe patta ile la procef- (ìone, benché noi non andavamo coti Ordine, ma a treo quattro corèe c’ imbattevamo, framifchU- tì con Canonici e Signori Secolari , i quali d andavano interrogando chi d* una cofa, chi d’un’ altra ; firiebè per ultimo gì ugneremo al Collegio, da dove tofto che ci (coprirono, cominciarono a dar moftrà di giubilo Col doppio dette campane , imitati in ciò da altre Chiefe , che qui non nomino , per non aver potuto oflervare in quel puntò, quali fbffero . Solo potto aderirlo, eTprettàdiente de'RR. PP. Domenicani, 1 quali - mentre pattavamo avanti alla lor Chiefa * (lavano folla porta co i loro Rafàrj al cotto ; e perchè il Campanaro , fòtfe per Cùriofità di ve- Ptorte I. S der-