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Do « caccia'i; paefani per la ptòk', che ferve « molti'ufi,.ed. ha uà pélo helhffimo- Nè loro co- I Ha moltà fatica o pericolo il prenderli perchè non,fono fien , nè invertono, mafolo-.fi fot-trag- gono colla fuga correndo* torto. che pofiono a 'tuffarli nel' fiume. Pattata Tifala de tot Lobos ci fopra venne una calma, che nondimeno durò poco, e ci fu ancora alleggerita con una pelèa - ab- feondantiffima di certi péci preziofi, che o fono, » cojrrifpo odono a quelli , 'che colti chiamano Mecehie, di due libre;in circa per cadauno , ed era tale l'abbondanza, che appenagittato l’amo, Io ritiravano già carico. £ perchè moki per n'on perdere tempo, alla (tetta funicella avevano attaccati due. o tre .ami, pigliavano quafi fempre nello fteffo tempo altrettanti pefci; e più d’uno in.una fola mezza mattina-rieurpiè più di tdue o tre barili : il che fervi di gran divertimento per gli moki, che pefcavano, e per gli altri. , che ne erano fpettaitori. E fu ottima provvifio- ne per turti nella fotnma neceffuà di viveri , che pativamo. Nè debbo qui òmmettere -uncerto pefce, che. chiamano Vòpros , il qàal. tiene quattro baffi lunghiflìmi.,: e in mezzo alla fchie- na una coinè ala con una fpina di. tal malignità , che .fa. dà a pungere .con effa ( il che Accede facilmente, fe non T accoppano pretto con bafionate .) fa punge, ditti, Una. mano , fi «gonfi erà tutto - 'il braccio ; fa ' .un piede , tutta la gamba con dolori acutiflìmi, dal che è molto difficile il guarire .. E quantunque tale fpina Cembri .affai, molle e (fattibile, bifogna dire , che fia durrttìma ; perchè .ad viti leggier colpo , che uno diede fopr’effa in uria tavola, il pefce, che era de’più piccioli , dirizzandola patito da parte a parte la tavola con iftupore di tutti , P»