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mamfefto il volgere addietro, quando avevano il -vento favorevole, il quale fe fi mutava in cenerario ; poteva refpignerli in alto mare centinaia- di leghe, come era Acceduto altre volte. Ch’ egli fapeva molto bene, in che fito fi ritrovava , e che teneva ballante pratica di quelle co?- fte, da lui molto- ben regiftrate in altro viaggio, che-avea fatto a Buenos Ayres. Perlochè i patteggieri, i quali per altro aveano gran con- ' cetto della fua perizia, ed etti pure erano ftuffi morti della lentezza della Capitana , lo animarono a non perdere T occalione di quel buon vento, e in lupgo di tornare addietro fecondo 1’ ordine, a tirar’avanti profeguendo il fuo viag-r gio. E così fece, fottfaendofi col favor d’ una; nebbia, che durò tutto il giorno feguente , dalla fuggezione del noftro'Piloto : il che da tanto tempo defiderava. Noi frattanto ftemmo fermi tutto il giorno della nebbia per timore, come ditti, di dar nelle code. Il giorno feguente, che fpantò- chiariflimo, e cori vento in poppa ,-alla - metà della mattina gridò il Giovane dalla gab» bia, terra terra : la qual nuova fu ricevuta con giubilo uni vertale. Imperocché da quando partimmo dalle Canarie, che erano circa due mefi e mezzo, non avevamo mai più veduto fe non Cielo e acqua. Si cavarono fuori quanti canocchiali granai e piccoli erano nella nave ; e chi da. un pollo, e chi da un altro andava mirando P©r ifcoprirla chiaramente , mentre per ettere (piaggia rafa fenza monti, e fenza alberi, non era cofa facile il ravvifarla. Quando finalmente ci accodammo tanto , ebe fi potè chiaramente da tutti diftinguere, non è facile lo fpiegar Tal- - legrezza comune , che tutti modrayano, con» gratulandoti,gli uni con gli altri, per. ettere final-