Pagina:Muratori-Cristianesimo Felice-vol 1-1752.djvu/262

udir rifonare per ogni parte le lodi del Signore, e della fua Santitàma Madre in mezzo dell’Or ceano.

In quefta maniera ci andavamo accodando fe? licemente al noftro termine, quando nel di tu di Marzo giorno della gloriofa Annunziata, fui; lo fpuntare dell’Alba infòrfe una foltiflima nebbia , che diede motivo di fperare , che ciò potette provenire dalla vicinanza di terra. Pertan? to fi gittò lo fcandaglio , e fi trovò fondò in 140. braccia: dal che dedutte il Piloto, non poter’ efiere la terra molto dittante; poiché in quefto mare, quando fi fta molto lungi da terra , non v’è corda, che arrivi al fondo. Perlochène demmo tutti affbttuofiflìme grazie alla Beatilfi- ma Vergine colle Litanie, le. quali per la prima volta fi cantarono col feftofo fuono delle Mif- fioni ufate in Modena . Il Piloto nondimeno , perchè attefa la folta nebbia non poteva difcer- nere, in qual diftanza fi trovatte da terra, nè fa» peva, fe ivi lotterò fcogli o banchi di arena , voltò la prora dirittamente al mezzo giorno * profeguendo il fuo. viaggio fino a compiere l’altezza di 3 5. gradi, in cui viene a ftare il Capo di Santa Maria ; e la mattina del di 37. la ri? volfe a.Ponente. Il dopo pranzo gittò lo fcandaglio , e ritrovò contro fua efpettazione fole 50. braccia d’acqua: dal che ricavò fecondo le mifu/e notate in quelli mari, non poter’ ettere la terra lontana più di 35. miglia : laonde dubitando di non la potere fcoprire in quel giorno per attere molto tardi» e per l’altro non volete doli accollar molto per timore che inforgendo.dt notte un vento gagliardo, non ci fpigneffe alla coda, regolato dal fuo foverehio timore, fi polo alla Cappa 1 che è quando incrocicchiano coi#