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che teneva. difpacci e facoltà dal fuo Re. A cu* replicò colui, eh’ egli*era il Prefidente della Linea , e ch’egli comandava, in quelle partile che da, lui aozi che da Ognù altro » dovea chiedere la- licenza Co i dovuti difpacci . Ma perchè ciò lo .Apponeva Acceduto per ignoranza , non per malizia , fi contentava m luogo di confifcargli là nave , come fei meritava , che pagatte una picciola .multa di cento fiafehi di vino &c. Il Capitano in udire la finfonia de ì cento .fiafehi, e a’altre cofe richiede, rapprefentò effere quella per lui condanna ecceffiva per le Tue forze . Sicché il Prefidente dopo varie altercaeioni gu- ftofiflime fi arrendè, e convenne in 27. fiafehi di vino, 6. prefeiutti , e 12. o 24. formaggi d’Ol- landa, e non mi ricordo che altra cofa che pagò torto efattiflìmamente ; ed. allora licenziatolo eoa gran'cortefia il Prefidente, e fattolo accompagnare da’ fuoi Uffiziafi fino alla camera , inviò, a chiamare gli altri palfeggieri fucceffiva- jnente ad uno ad uno ,• a ciafcuno de’ quali dimandò filetto.-conto di quell’ ardimento pretefo di. pattare la Linea lènza permiflìone e patta por? to di: lui , che ben tepeano , o almeno doveano informarli, ettèr egli 1 unico Signore di quel fu to. Non ho qui tempo di riferire in particolare tutti i cafi.graziofi , che Accederono in quefta giudicatura. Solò dico m generale, che fu cofa fuftofifiùna l’udir lè hòtte e rifpofie, lepide af- eme e frizzanti, che una neh afpettava 1’ altra : del che fono abbondantifiìnii gli Spagnuoli: E colpi di quel Prefidente non poteva ettète più a propofito, perchè era una faccia tofta e bronzina , che in tutta la funzione, la quale durò più ore , per quanti cafi. ridicoli Accedettero , per quanto botte e rifpofie graziofe , eh’ egli “Parte I. Q. def-