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davanti imo reo rii non fo qual delitto poc* an- zi camitheffo in pattando-la -Linea . Pel quale il Prefidente. ordinò fubito, che fótte zabuglulo , che vuol dire tuffato in mare . ■ E perché il povero- volea: pur dire fua ragione, egiuftificarfi, interpretando .ciòiL.Prefidente -per poco- rifpetto, le- volfi in piedi, e colla zanttta caricatolo di ba- ftonate , diede ordine-, che fotte zabuglido tre volte: il- che tofto fa efeguito. Imperciocché prefolo le guardie il legarono- 'per traverfo al capo d'una corda , che- dalla punta dell’-antenna* maggiore ftava pendeste a quefto effetto -danna girella, per cui tirandolo ! in- aito, come appunto quando fi dà la corda, il lafciarono da quell’ altezza cadere a piombo nel -Mare , tirandolo nondimeno'ben tofto fu « ed. actuflàndòlo altrettante :volre, quante tenevano ordine. II. chefàt-- to, il -lafciarono in libertà, rimanendo tuttavia, la conda pendente dal medefimo. fito per. "terrore di chiunque aveffe ofato di refragare a gli-, ordini-dei Signor Prefidènte . Tutto ciò- era. concertato con colui, benché certo io non fappia cofa.avrebbero.potato fare di peggio, fe avellerò detto daddoverò. • • •

Terminato quefto gaftigo, il Prefidente diede ordine al fuo Tenente, e all-’ Aiutante/di. campo, che conducettero alla, fua prefenza il Signor Capitano della nave. .Andarono fubito i due Ufiziali accompagnati da ;varj foldati alla camera del Capitano, intimandoli dì -prefentarli tofto-a Sna Eccellenza ( quefto era il titolo , con cui chiamavano il Prefidente )*, . e il Capitano prontamente ubbidì/ Giunto, alla prefenza del Ptefi- dente col capo fcoperto ^quelli l’interrogòfto11 che facoltà.aveffe ardito d’inoltrar fi ». colla fua nave in quelle parti..A ciurifpofe iliGàpkano, . ' eh*/