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12 Il Cristianesimo Felice

che, varie cagioni se ne possono addurre. La principale è, che non è possibile alle Potenze d’Europa di fornir tanta gente da conquistar nuovi paesi nel Mondo nuovo, e da conservarli, penando esse anche a mantener le già conquistate Provincie. E molto men può farlo la Spagna, siccome Regno non assai fecondo di gente, e che in troppi paesi signoreggiando dopo la scoperta dell’America, fa assai a sostaner le vecchie conquiste. Oltre di che le Colonie d’Europei, che si vogliono stabilire in que’ paesi, per la diversità del Clima, e per altre cagioni corrono pericolo di susistervi per poco tempo; e restano esposte alle incursioni de’ Barbari intenti a schiantarle. La seconda è l’amore innato della libertà, che in cuor di que’ Barbari, non men che ne i nostri, ha gran possanza. E maggiormente li stimola a non suggettarsi a i Principi Cristiani, il conoscere o per esperienza, o per tradizione il mal trattamento già fatto, o che si fa tuttavia degl’Indiani già assuggettati, e il cattivo esempio del comandare, e del vivere de gli stessi Cristiani. Però giacchè per amore non sanno cattivarseli gli Europei, nè altro mezzo vi resta, se non la forza: a questa gl’Indiani anch’essi si oppongono con altra forza, o pur fuggono più lontano, per sottrarsi alla schiavitù minacciata. Pur troppo è vero, che la cagione, per cui tanto si scuoprono alienati que’ Popoli massimamente dalla Nazione Spagnuola, si è l’indelebil memoria mantenuta fra loro di quelle crudeltà, che esercitarono contra de’ Popoli Americani nell’entrar colà, e nel piantar’ivi la lor signoria i primi Conquistatori Spagnuoli. Non si può ricordar senza orrore quella Tragedia, quella inudita barbarie, che sarà sempre un’immor-