Pagina:Muratori-Cristianesimo Felice-vol 1-1752.djvu/224

Mt al/ora fervirli , attefit l/t grande fcàrfezza di faggetti, i quali appena beffavano per le Parrò- chic, e per altre Miflioni incominciato; e che flava appettando di mefe in meft un' abbondante recluta di Miflionarj da Europa ; e fubito giunti li fervmbbe bin volentieri, con altre notizie fimili , •che ci fono come tante /pine nel cuore , vedendoci avanti gli occhi la preda, e non potendo afferrarla. In altra Lettera detti 19. d’Agofto 1727. aggiu- gne T incomodo grave , che per sì lungo log- giorno nel caldiffimo Clima dell’ Andaltrzia pativano que'fervorofi Giovani, quali tutti di nobili Cafej,e più de gli altri iTedefchi allevati in paelì freddi, i quali lènza eccettuarne pur’uno erano caduti infermi, imo ne era morto, due non per anche fuon di pericolo, e gli altri poi"andavano, campando alla meglio. Oltre a ciò pativano non poco gl’italiani per la qualità de’cibi così carichi di fpecierie, che lì Pentivano bruciarci dentro, mentre al di fuori fecondo l’ufo di que’ paefi doveaoo ufar velie e mantello di panno : al che. non fapevano accoftumarfi elfi nollri Italiani, e fem brava loro d’andar più carichi di ve- fti, che i PP. Cappuccini , é ciò in tempo di State , che quivi è bollente, perchè da Maggio fino all’Ottobre mai non vi piove. Aggiugneancora , rapportar le Lettere venute dal Paraguai, che in tutta la Nazione ben numerofa de los Samu- cos, dove ultimamente fi è aperto l’adito alla predi cazion del Vangelo , non vi è che un Tadre, il quale travaglia quanto può, pure non può tutto ; e noi altri , che pano venuti unicamente per quefto , che non 'abbiamo altro in cuore, ce lo entiam tra- figgere da parti a parte alP udir tali nuove . Ed ecco qual fotte la fanta anfietà, e quali le pene di que’ piiflimi alunni per entra- O 3 re