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AI LETTORI


A

Llorchè io mi proposi di compilar l’Operetta, che ora presento al Pubblico, m’immaginai di poter proccurare a i Lettori Italiani un pascolo gustoso all’onesta loro curiosità, e due piaceri nello stesso tempo. Il primo, e meno importante, si è quello, che ordinariamente si pruova in leggere i Libri de’ Viaggiatori, non dico di coloro, che mischiano il Romanzo ne’ loro Viaggi, ma di quegli Scrittori, che fedelmente descrivono i paesi da lor veduti, e sanno giudicar saggiamente dette cose, che veggono. Se non costasse fatica, pericoli, e gravi spese il viaggiare, pochi ci sono, che non amassero di scorrere e conoscere varj paesi, e di osservare i diversi costumi de’ Popoli della Terra. Giacchè ciò ordinariamente non è a noi permesso, facciam festa almeno, allorchè chi ha in persona fatti que’ viaggi, si piglia la cura d’informarcene, col condurre noi, per così dire, o colla voce, o con Libri a mirar senza fatica le lontane contrade, le buone o ree lor qualità, e qual governo, e maniera di vivere ivi sia in ufo. Tanto poi maggiore si pruova il diletto, qualor si leggono descrizioni di paesi lontanissimi, o dianzi a noi incogniti, con costumi affatto diversi da i nostri, quale appunto è l’America Meridionale, vastissima parte del Mondo, di cui mi son prefisso di dar qualche notizia, per quel che riguarda le in-