Dei P.a r AQtnTi; ,127
lontananza; Some ancora per. facilitare la cori-1
verfion de gl’ Infedeli, e la confermazione de i
già con Ver tiri-. Il Pastorale zelo di .que’ Vefcovi
li muòve poi qualche volta a vifitàr que.fté*fto-’
polazioni, sì per conofcere lè lor.pecorelle divi-'
ila, come per eflère cònofeiuti da effe, • e-mafli-
mamente per toiniftrar loro il Sacramento delta'
Crefima.'Tali vilite fi poffono• Chiamar piutto-
fio Miflìòni fimili a quelle' de gli A portoli ;
giacché non folo non ne ricavano per sé emolumento alcuno per la povertà de* Popoli , ma
in un fot giro di vifita qualche Vefcovo vi rimette l'entrata di tutto un Anno , come fuccé-
de a quello di Buenos Ayres, che non Jia più
di tre mila pezze di rendita ; laddove l’Arcive-
fcovo della Piata , di cui egli, é Suffraganeo ,
ne• avrà ben feffanta mila. Dee dunque il Vefcovo di Buenos Ayres, allorché vuole portarli
alla vifita, far quante pròvvifioni portano ballare per sé, e per tutto il fuo feguiito, pel viaggio di circa fecento cinquanta miglia , che ordinariamente 'fi contano da Buenos Ayres alle
prime Riduzioni dell’ Uraguai ; perché nel viag-
Eo non (blamente non s’incontra Terra o Vil-
ggio alcuno in cui provveder fi poffa del bi-
fognevole, ma né pure un miferabit albergo da
ricoverarvifi la notte; e-però fa di meftieri fer-
virfi di tende e baracche . Dall’ eflère appunto
tutto quel paéfe, avanti di giugnere alle Riduzioni, incolto , o montuofo, fi può di qui inferire, qual deggia- eflère lo zèlo di que’ buoni Pa-
ftoriper efporfi a tanti inconfqdi e patiménti a;
benefizio!' delle lor pecorelle, le' quali per altro’
tengono per una delle maggióri lofr fortune' e
confo! azioni il'potere in vira ricevete e ih irate'
il facro loro Pallore. Certamente » fatte-Vifite
Parte I. I no*