Dei Pàraoìdaì, 115
Alfiere col medefimo accompagnamento, ma per
iftrade diverfe, fe he ritorna a cafa , dote, «cleome ancora nelle cafe de i Correttori ed Alcaldi fi alloggiano gli ofpiti principali , e a gli al-
-tri tutti fi dà'albergo nell’altre cafè fecondo la
poflìbilità d’ognuno. Giunta la riotte , fi farinO
dapertntto illuminazioni e fuochi d’ allegrezza.
La mattina pòi della Fella concorrono tutti i
Terrazzani alla Chiefa per farvi le lor divozioni , imitati in ciò da molti de’ foreftieri . Giunto. il tempo della Melfa cantata , colà fi porta
col medeumo accompagnamento del giorno avanti il Regio Alfiere, con intervenire a tutt’ i divini Ufizj, e alla Predica di un Miifionario fo-
reftiere. 11 che fatto, vien’ egli ricondotto alla
fua cafa, in cui fi truova preparato per gli principali un convito affai lauto peiquepaefi, perchè provveduto di pane di frumento , pefee , e
carne di bue, vitello, e d’ altri animali, e in
molta quantità, dante la già deferitta loro voracità. La bevanda ordinaria de’convitati è acqua,
acconciata con certa forta d’erba, che chiamano Caà ; ma loro in tal giorno fi concede qualche fiafeo di vino, che per venire d’Europa, o
da altre lontane Provihcie , coda affaiflimo j e
però vien diftribuito con tal parsimonia, che non
mai paffa l’allegria a intorbidar le tede de’bevitori . Somigliante tavola fi fa ancora nell* altre cafe , trattando ognuno il più lautamente
che può i ben venuti alla lor Feda. Dura la
converfazione fino all’ora de’fecondi Vefpri, a*
quali concorre di nuovo tutto il Popolo, e 1’
Alfiere colla pompa già deferitta. Pofcia tutti fi
portano a far teatro intorno a 1 Gioftratori a
cavallo, che divifi in più fquadre , con infegne
di differenti Nazioni, corrono in piazza prima