, Del Paraguai. 121
fluii, che truovino alle ripe e nelle Ifole de '
gran Fiumi, e maflìmamente de) Piarne Tara.
guai, che in loro Linguaggio lignifica appunto
Fiume di penne a- cagion de i molti e Angolari
Uccelli, che ivi fi vedono , grandi. e piccioli,,
veftiti di leggiadrifiìme penne e piume. Quelli,
legatili con uno fpago al piede, li falciano pendenti in aria , ficchè Svolazzando da un ramo
all’altro portano far pompa de i loro colori. A*
fianchi poi delle ilrade pongono Tigri e Lioni
piccioli, ed altre Fiere, tutte nondimeno ben legate, .in maniera che non portano far danno, o
dilhirbar la funzione : e quella per loro è una
fpecie .di gran magnificenza, pella guifa che anche in qualché Città d’Italia, li coftumava una
volta di tener Serraglio di tali . beftie feroci-.
Nello ileilo tempo ancor le Donne s’occupano
a lavorar di farina di frumento o frumentone
certe focaccie, tortioni, ed altre manifatture cu-
riofe, cotte nel forno, le quali o fi vanno ripartendo ne gli Archi, o le fanno fervire io
luogo di tapezzerie. Perciocché raunate quantp
forte d’erbaggi da orto, e di quelle frutta, che.
produce il paefe, le unifcono con quelle ; ed intrecciatele a guifa di Trionfi e felloni , appendono tutto alle pareti con vaghiflimo ordine e
-diltribuzione. Sulle ftelTe paréti, ancora llendor
no alcune lor coperte delicatamente, lavorate con
piume ,di varj colori bea compartii che fanno
un bellilfimo vedere. Il pavimento. p?ì vien tutto ricoperto di ftuore r e feminato.d) fiori e dj
erbe odorofe ; e quello tutto coroparilce mirabile
mente, perchè offendo le. Ilrade diritte,, larghe..^
ed. uguali, fembrano appunto tanti vaghi e, ben
inteli teatri. £’da chiedere a gli EuropeiP s’erti
ne fanno altrettanto. Soliti fqno ancorala ffen?
! ’ deré