Del Paragaui» 117
thè fra la temperanza del vitto, e le molte fatiche, nè comodo., nè voglia hanno di offendere Dio . È perciocché l’efempiode i Genitori fuol*
e fiere, la principale fcuoìa de’ Figliuoli, e nelle
Riduzioni 4i que’ nuovi Crilliani ognun fi fi lidia di ben’ allevar la fua prole non meno col
fuddetto buon’ efenipio, che con gl’ infegtiamen-
ti della vera Pietà; a i più attempati fi fcorgo-
no più che gli altri ofiervanri della Legge fatila : .perciò non è da llupire, fe anche la gioventù fi muove ad imitarli, nè ardifce di contrave-
tiare. E durando quefto buon metodo, é da fpe-
rare, che lungamente fi conferivi, ed anche cre-
fca non folo in numero , ma ezjandipt ,in ;Virtù
quella florida Criftjanità, Non è già per quefto,
che talora non fia accaduto, che alcuni .dq.’nuovi convcrtiti non abbia appftatato, nè ciré nafta alle volte qualche mal’erba in ,sì;bel.giardino; ma vi fi provvede tofto, acciocché il cattivo efempio d’ un folo non guadi U, buon’ armonia dì tanti, che fon dabbene , e veri Cri-
ftiani. ■ #
Per conto poi della crudeltà e. dello fpirito
della vendetta, Vizio familiare dì quegl’indiani,
sì fitibondi di fangue , allorché viveano da beftie, e che dura tuttavia ne’ lor Nazionali non
peranche ridotti in feno della Chjefa Cattolica:
quefto Vizio , dico , upn folamcnte è cofa oggidì affatto foreftiera nelle Riduzioni Criftianedel
Paraguai., ma in fuo luogo è fucceduta un’indi.-
cibil Carità fraterna. Quello che fi racconta ne
gli Atti degii Apolidi Cap. IV. 32. della primitiva Chiefa. cioè : Che nella .moltitudine de i credenti in Gesù CriftoJi off errava unfolo- cuore -, un
anima fola ; lo. fletto fi trpova ne’ buoni. Indiani
di quelle Riduzioni.. Quivi con fanta pace ed
Hi amo-