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92 Il Cristianesimo Felice

gior parte fono di uno fpirito dolce ed amiche* vale, ed oggidì nella maggior parte fi truova quella bella femplicità , cnc vien commendata nel Vangelo comfe propria dò i Fanciulli. Se divertì comparivano prima, e tali fon pur tuttavia coloro, che tettano nel Gentilefimò, 'Ae era e ne è principalmente.cagione il cattivo collume, e l’effere allevati in quella brutale ed abbo- nmtopvel fortria di vivere . A fomentar pòi ih que’Crilliani .l'innocenza, o pule la rettitudine dell’operare, mirabilmente ferve il comune lo- deyole elèni pio, potendoli dire, che regoJarmen- ,te tutti fon-buoni. Ma perciocché è imponìbile, che dante la corrotta natura de’.figli d’Adamo fi truovi Univerfità si fortunata, che vada efem te .da ogni magagna, e non produca taluno, che .travii dal .Sentiero della Virtù, certo effendo , che né pure i primi Crilliani furori», in ciò più privilegiati de gli altri: fe mai in quelle, pic- ciole Repubbliche taluni cade in fallo, capace ìli produrre fbandato , e cattivo "dempio , come la -diioneftà l’.ubbriachezza , lè .nemici zie : bno- ja provvifion s’è prefa. Alcuni capi del popo*- lo lon dell ina ti, alla guifa de gli antichi, Cen- fori Romani, é Nomofilaci de’Greci, all’ufizio di indicare, e correggere i coftumi fregolati di chtchelfia. Se il fallo è palefe, come farebbe un atto d’ impudicizia ,o un- trasporto ,d’ ira con danno, del Profihn©,- veftono il. reo -da penitente gli fanno confettar la colpa, e chiedere per- dono, a Dio in mezzo alla Chiefa; e condottolo- poi alla Piazza gli danno: alla, prefenza di tutti una rigorofa difeiplina, o fia-frullata ; nè quelli fuole mai più- volerne la.feconda, ansi luòl baciare la mano a i i Correttori. dicendo : Die. vel rimeriti „ che mi avete- metto giudizio . 11 bel-