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che ciò è giusto, che noi abbiamo già nel paese 200000 prigionieri, i quali sono un peso ed un pericolo, e meglio sarebbe se fossero stati uccisi sul campo; più presto si uccide la forza e il fiore delle nazioni nemiche, e più presto è finita la guerra e assicurato il nostro dominio. Tutto ciò diceva il giovane col noto sorriso fanciullesco germanico e col tranquillo occhio azzurro. Egli stesso sarebbe stato lieto di uccidere dei prigionieri, Egli non ci pensa molto, non considera neppure che il nemico potrebbe anch’esso uccidere i suoi prigionieri. Giacchè noi abbiamo un maggior numero di prigionieri dei nemici!

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La futura sistemazione dell’Europa.

6 ottobre.

Oggi ho veduto un nuovo piano della futura sistemazione dell’Europa nel caso della nostra vittoria, come ne aveva visti già altri. Comincio a raccogliere questi documenti di ridicolaggine, senza spendervi una parola. Però, se in seguito io sentissi in Germania una voce parlare di giustizia, umanità o progresso spirituale dopo la guerra o la vittoria, entrerò in discorso con fierezza e diffusamente, anche se si trattasse di persona insignificante e ignota. Lo chiamerò il primo europeo in Germania. Purtroppo però quelle numerose, avide e violente pretese sono tutte messe innanzi da uomini appartenenti ai circoli influenti e dominanti. Non fa meraviglia che la Germania non abbia amici all’estero; non merita di averne. Un amico estero sarebbe una persona sospetta, un amico del materialismo, della menzogna e della corruzione.

Leggo ora la copia d’un carteggio fra due personaggi molto importanti, in cui si parla delle cattive disposizioni verso la Germania del popolo e della stampa olandese, e si raccomanda come mezzo efficace per mutare completamente tali disposizioni la distribuzione di denaro in grandissima quantità. La spesa, che l’ufficio degli Esteri dovrebbe anticipare sui fondi della guerra, dovrebbe essere poi coperta colla indennità di guerra. La convinzione, con cui viene fatto questo progetto, scuote persino me, che sono avvezzo a molte cose. Il personaggio a cui è diretta la proposta risponde di ritenere che questo mezzo, da lui usato e raccomandato anche per il seguito in Belgio, Italia e Rumenia, sia