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Chi si dipinge questo quadro utopistico si accorge con orrore che la Prussia non può mai dare all’Europa questa pace, che la Prussia d’oggi può solo portare un più profondo odio tra i popoli europei, anzi farlo salire ad una vera ossessione. Essa ruberà tutto ciò che potrà per tenerselo; darà solo ciò che non le interessa, ed anche questo a spese d’altri; non toglierà mai il piede dal collo del vinto o del caduto; obbligherà ogni civiltà straniera ad adorare la sua barbarie. Essa crede solo al pugno forte all’interno ed all’esterno; non riconosce altra forza sulla terra che la violenza.

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Il soldato tedesco. Le distruzioni nel Belgio.

30 agosto.

Noi ripetiamo continuamente a noi stessi ed agli altri che siamo un popolo profondamente colto, e ci si risponde: Voi siete Unni e barbari. Il Capo di Stato Maggiore von Moltke ha ieri dichiarato al mondo, che il soldato tedesco non è un assassino, che solo di mala voglia agisce contro la popolazione nemica che ha preso parte alla lotta. Ma io ho sentito i nostri stessi ufficiali deplorare più volte che i soldati non si possano più tenere e saccheggino e incendino anche senza bisogno.

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Mi fu ripetutamente narrato che dei soldati cominciarono a sparare contro le case perchè i loro camerati sparavano in un’altra via. Se non fosse la terribile fretta con cui il soldato tedesco fa il suo dovere anche contro i cittadini innocenti, molte cose si chiarirebbero, molte distinzioni potrebbero farsi. Se i comandanti sapessero parlare in modo opportuno alla cittadinanza, tranquillizzarla, usare a vicenda indulgenza e rigore, il soldato imparerebbe da questo esempio e userebbe una riflessione più benefica per sè e per il nemico, di ciò che non faccia. Come egli è istruito e agisce, si distingue appena dal livello del soldato russo. Nessuna circostanza giustifica l’incendio di Lovanio. Si poteva, dopo aver sedata la sollevazione, istituire un tribunale di guerra, ma con criterio. Non si doveva incendiare la città, neppure se si fosse dato alla popolazione il tempo di ritirarsi. Anche a Namur le cose devono essere andate in modo incredibile. Un testimonio narrava che la piazza del mercato e vari quartieri della città bruciavano