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armamento. Essi non credono di vincere per valore, fermezza, abilità od altre qualità speciali. Sono tranquilli, se possono sperare di avere la prevalenza numerica; credono al più di poter fare quanto gli altri popoli, non di più. Di vergognarsi della loro forza numerica quando schiacciano un nemico debole, come il Belgio, non pensano neppure. Celebrano le loro imprese tanto più altamente e allegramente, quanto più hanno la sicurezza della massa. Sono come i selvaggi, che si inebriano della vittoria, anche se contro una vittima inerme, e con giubilo barbarico si dividono il bottino di uomini e tesori sul campo. Se un nemico forte e coraggioso, della cui presenza nella gioia della vittoria non si fossero accorti, li sorprendesse, essi raggiungerebbero in fuga precipitosa le loro paludi e le loro foreste, e vi resterebbero tanto volontieri, come volevano prima scorrazzare all’infinito su tutta la terra senza considerazioni di distanze e di rapporti.

Se i tedeschi ottengono ora l’egemonia in Europa, si vedrà una fuga generale degli europei. I tedeschi stessi non potranno sopportarsi l’un l’altro e si divideranno. Gli angoli più remoti d’Europa saranno i rifugi più ricercati; un enorme spostamento dei centri della vita spirituale avrà luogo. E se nessun punto vi sarà più in Europa non dominato dai tedeschi, avverrà una vera emigrazione dei popoli al di là del mare, chi sa dove, certo in un luogo sicuro dai tedeschi. L’Europa diventerà una parte della terra, che per le molte incomodità non varrà la pena di visitare. Però i tedeschi non dovranno lasciarsi vedere fuori dei confini della nuova Germania; essi dovranno fuggire, o gli altri ritirarsi. Con superbia e dispregio ciascuno vorrà risparmiarsi la vista dei tedeschi. Solo quando questa inondazione sarà cessata, ciò che per l’esperienza dei tempi delle emigrazioni dei popoli si può sempre sperare, ritornerà forse la vita europea.

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La Prussia e l’Europa futura.

29 agosto.

Manonvillers, la maggior fortezza francese, è caduta iersera, la via tra Epinal e Toul è aperta. Secondo il piano di guerra francese pubblicato dalla Tribuna, il perno della difesa francese starebbe tra Épinal e Verdun col centro a Toul. Ma qui nessuno