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I sentimenti dell’Alsazia-Lorena.
18 agosto.
I francesi non hanno mentito, parlando della loro entrata in Alsazia e del giubilo della popolazione. I bugiardi siamo stati noi. La verità è venuta in luce in questo modo. Mentre prima era stato fatto agli alsaziani ed ai lorenesi un caldo ma sospetto elogio ufficiale, strombazzato per tutto il mondo, per i loro sentimenti tedeschi, leggiamo ora proclami militari e civili tutti diversi in Alsazia-Lorena. Si minaccia di radere al suolo ogni villaggio, in cui venga sparato da non combattenti contro un soldato tedesco, e di fucilare il borgomastro. Inoltre si avverte che a Mulhouse vi sono ancora soldati francesi nascosti, che questa colpa è passibile di morte, che anche il proprietario della casa sarà fucilato, ecc. Da ciò si vede abbastanza, che i francesi hanno ricevuto un’accoglienza simpatica in Alsazia e non sono arrivati a Mulhouse soltanto sopra aeroplani. Ma una lettera di un cappellano cattolico da Mulhouse ci illumina meglio. La stampa ebbe forse il permesso di pubblicare ora la lettera, perchè le autorità del “dominio dell’impero„ vogliono forse lasciar cadere la maschera. Il sacerdote dice che l’entrata dei francesi a Mulhouse fu una marcia trionfale. Già nei villaggi furono cosparsi di fiori e salutati con lacrime di gioia come liberatori. In Mulhouse è entrata un’infinità di soldati, tutti con mazzi di fiori alle baionette, carichi di regali e salutati con ardenti discorsi. La popolazione ha demolito e incendiato le caserme. Poi le truppe tedesche hanno occupato di nuovo Mulhouse, accolte dagli abitanti con un mortale, ostile silenzio.
Insomma: i tedeschi diffondono la verità o la bugia, secondochè a loro conviene.
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Violazione di proprietà private.
22 agosto.
Per quanto importante sia stata la battaglia di ieri, non può essere che la prima scena del primo atto d’una lunga tragedia. Molto probabilmente in seguito le vittorie sulla Francia passeranno in seconda linea e rimarranno sterili, perchè sempre nuove co-