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una rettitudine di giudizio ed una indipendenza di spirito, della quale pochi viaggiatori furono capaci e che resero i suoi viaggi eminentemente utili alla scienza, quanto ameni per la felicità dell’esposizione e per le frequenti difficoltà delle situazioni.
Carolina Pichler vuol essa pure menzione, più che per il suo repertorio drammatico, pel suo romanzo l’Agatocle, il cui successo fu tale da essere sollecitamente traslato in tutti gl’idiomi parlati d’Europa — Non parleremo delle molte che coltivarono con amore e successo la composizione drammatica, genere che sembra appassionare specialmente le austriache, fra le quali emerge la Pinzer; nè di quelle che si addiedero al genere narrativo ed alla poesia, fra le quali si distinse Elisabetta Glück; nè delle artiste, fra le quali rifulge la Schmerling.
Nè, parlandosi delle artiste tedesche, vuol tacersi della orchestra femminile che, intervenuta quest’anno al concorso musicale di Orbech, ottenne sopra quaranta società orfeoniche virili, la medaglia d’oro, premio del concorso.
In tutti i paesi ed in ogni tempo emergono le nature privilegiate, che debbono talora lottare contro lo sfavore delle circostanze, e sembrano da provvidenza destinarsi a tener viva nella massa colpevolmente inconscia la coscienza della forza e del dovere; ed a svergognare i molti che, pur potendo, non fanno, sia