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mezzi — Ma chi vorrebbe stupire dello stato deplorevole della coltura in Francia, quando lo stato delle sue popolazioni agricole non s’è peranco assai discostato dallo spaventoso quadro che ne faceva a suoi tempi La Bruyére? «Si vedono, scriveva egli, certi animali feroci, dei maschi e delle femmine, sparsi nelle campagne, neri, lividi e tutti arsi dal sole, attaccati alla terra, che frugano e smuovono con una ostinazione invincibile; essi hanno come una voce articolata e, quando si rizzano sui piedi, mostrano una faccia umana, ed effettivamente sono uomini. Eglino si ritirano la notte in covili, dove vivono di pan nero, d’acqua e di radici.»
IV.
Dal rapido sguardo dato alla donna d’Italia e di Francia appare evidente che, se l’individualità giunge ad ogni tratto ad affermare le attitudini del sesso gentile ad ogni produzione dello spirito, le masse sono tuttora inconscie ed ottenebrate dalla vita vigorosa dell’oscurantismo e dalle civili e politiche istituzioni per nulla affatto pressate di spingerle avanti.
Ma se poi l’attenzione volgiamo allo stato intellettuale della donna nella penisola Iberica, dove l’oscurantismo sembra avere sotto gli Habsbourgo concentrate le più spietate sue rabbie,