Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 32 — |
Lo stato occupandosi della donna meno assai che dell’uomo, nel 1853 la metà delle donne non potè in Francia sottoscrivere il contratto di nozze — Nel 1864 ancora, 19,303 comuni non avevano, per le fanciulle, nè scuole pubbliche nè scuole private.
La legge sull’insegnamento primario obligatorio più volte proposta al Corpo Legislativo, e propugnata perfino da più d’un onesto conservatore, dovette sempre fallire davanti alla opposizione del partito cattolico, che vuol conservare ai chiostri il monopolio dell’Istruzione e la signoria delle intelligenze.
In un rapporto ufficiale del maggio, il senatore Dupin, tolto da pochi mesi ai vivi, allora procuratore generale alla Corte di Cassazione, constatava esservi in Francia 4,932 associazioni religiose autorizzate, e 2,870 non autorizzate.
La cifra dei valori adquisiti dal clero e dal fratismo per donazioni, che dal primo Bonaparte fino a tutto il regno di Luigi Filippo era progressivamente ammontata fino a 6,000000, in soli nove anni del secondo impero salì fino a 25,000000 di beni stabili, ommessi tutti i valori mobili.
Monsieur Havin direttore del Siècle contava nel 1864, 13,000 scuole laiche provviste di 614,000 fanciulle ed altrettante scuole monacali ingombre da un milione d’allieve; mentre sotto il regno di Luigi Filippo il numero delle fanciulle educate dalle religiose non aveva mai