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fianco alle scuole laiche sono i conventi che val quanto dire, che accanto alla donna italiana del secolo XIX cresce, si educa e si moltiplica la donna asiatica e medioevale — Nel 1842 la sola Sicilia aveva 12,000 religiosi, e contemporaneamente le Calabrie, gli Abbruzzi, il Napoletano contavano 30,000 religiosi d’ambo i sessi. L’istruzione femminile vi era tutta affidata ai chiostri, poichè di 2,000 scuole primarie, di cui il regno delle due Sicilie era provvisto, non una accoglieva le fanciulle.

Nel 1852 la sola città di Roma contava 1,500 monache.

La Toscana possiede 230 conventi d’ambo i sessi — e l’antico regno di Piemonte, all’epoca della promulgazione dello Statuto, contava 144 monasteri femminili.

Dal progetto di legge presentato nel 1864 dal Ministero italiano al Parlamento, per la soppressione degli ordini religiosi, appare che esistono tuttavia in Italia 2,382 chiostri, dei quali 876 sono occupati da monache. Queste sommano in totalità alla cifra di 18,198 suore professe, e 7,671 suore converse.

Quando poi si consideri l’influenza che il fratismo esercita sulla donna pel tramite dei religiosi terrori, e quanto colpiscano tuttora i sensi del volgo le sue forme eccentriche ed antiquate, le statistiche che lo riguardano ci sottopongono cifre spaventosamente eloquenti — 1724 chiostri sono occupati in Italia da Ordini proprie-