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quelle splendide glorie dell'arte che furono la Marchionni, la Pasta 1, l'Internari ecc. ecc.

La Ferrari, la Sacchi, la Fortis, la Fuà Fusinato, la Poggiolini, la Lutti, la Capecelatro, la Tagliapietra, la Savio Rossi, la Croatto, la Palli, la Fabrizzo, la Dal Covolo Mestre, e cento altre muse che lungo di soverchio sarebbe lo annoverare, mantengono oggidì all’Italia il vanto di paese eminentemente poeta, e rappresentano largamente il loro sesso sul terreno estetico.

La pittura, la scoltura non sono straniere alla donna, nella patria di suor Maria Dominici, che dava nel solo secolo XVII oltre 25 illustri artiste sparse nelle primarie città della penisola. La miniatura ed il pastello sono egualmente trattati dalle compatriote di Rosalba Carriero, e di Properzia dei Rossi.

La Cairoli ricorda oggi in Italia la madre dei Gracchi.

Annita Garibaldi, troppo presto rapita all'ammirazione degli Italiani, appartenente alla emigrazione latina che si stabiliva a Buenos Ayres, era la degna compagna dell’Eroe leggendario. Il suo nome è ormai inseparabile dall’assedio di Roma.

Ma uscendo dal campo delle unità, che se molto onorano una nazione ed un paese non bastano a determinare lucidamente il suo stato

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  1. La Città di Como dove la grande artista moriva, e che si gloria di averle dato i natali, le ha eretto un monumento pubblico.