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Gaspara StampaIsotta Brembati — Lucrezia Bebbia — Tarquinia Molza — Veronica Gambaro — Maria Spinola — Maria Buonanno — Laura Battiferi — Lucia Bertana — Clarice de Medici Strozzi — Ersilia CorteseTullia d’AragonaIsabella di MorraVittoria Colonna, ecc., ecc. sparse in tutte le città italiane, serbavano vivo il concetto dell’intelligenza femminile.

Con quale energia abbia la italiana lottato contro l’enorme pressione di tutti i possibili despotismi, tutti coalizzati contro di lei, lo mostrano vittoriosamente le cattedre delle prime Università italiane forzate ad aprirle le porte, gli annali di tutte le scienze costrette a registrarne i nomi — L’Università di Brescia ricorda fin dal secolo XIV Laura Cereta Scrina, che a 18 anni vi sosteneva pubbliche tesi di metafisica, ed a 20 vi professava filosofia, teologia e matematiche — Padova ricorda Novella d’Andrea nella cattedra di diritto canonico, ed Elena Cornaro Piscopia in quella di filosofia, che non l’assorbì pur tuttavia tanto da impedirle accreditatissime pubblicazioni in matematiche, in Astronomia ed in Teologia — La dotta Bologna è fiera ancora di Gaetana Agnesi alla quale affidava la cattedra di matematiche — di Dota d’Accorso che vi professava il diritto — di Laura Bassi, alla quale apriva la cattedra di filosofia e di fisica di Clotilde Tambroni, alla quale assegnava quella del Greco e della ellenica let-