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Di Terra Santa 73

[versione diplomatica]


di quelle bande; Ma altri nō danno la cagione al Cōte. Ma al Re Guido per eſſer alloggiato in luogo penurioſo d'acqua, doue neceſſitato dalla ſete fù conſtretto à venir à giornata con diſauantaggio. ma ſtia come ſi vuole poco importa, baſta che il Re Guido fù rotto, & preſo con tanta rouina, quanto s'è detto. Et il Saladino con ſi glorioſa vittoria tutto orgoglioſo venne ſopra la città di Gieruſalēme, & non v'eſſendo chi la difendeſſi più che tanto il trēteſimo giorno del aſſedio la preſe à patti. & cō queſto modo annichilò, [Nel 1087. alli a. d'Ottobre.]& rouinò le coſe de criſtiani in Leuāte, perciòche dopò che i Barbari hebbō preſo Gieruſalemme in proceſſo di tempo tolſono loro anco quanto vi haueuano, & gli cacciorno di quà dal Mare. Ma eſſa Gieruſalemme per le diſcordie de li figliuoli di Saladino con Nefandino loro zio fù molto trauagliata. & in tal occaſione ſe li criſtiani haueſſino voluto l'harebbano recuperata. li Groſſoni popoli d'Arabia da altri chiamati Coriſmiti, dopo che hebbon dato alcune [Nel 1216.] rotte alli Caualieri dello Spedale preſero, & ammazzorno quanti criſtiani vi trouorno profanorno li Tēpi, & ſi partirno. Coradino figliuolo di Nefandino la preſe, & rouinò, eccetto che la Torre di Dauit, & il Tempio di Dio, & il Sepolcro di Criſto. Ma altri [Nel 1218.] dicono che non fece tal coſa nel pigliarla, ma che eſsēdone poſſeſſore, & volēdola reſtituire alli noſtri, che aſſediauano Damiata città d'Egitto con quāto il Saladino hauea loro tolto, perche gli deſſino pace, & egli-


[versione critica]


di quelle bande; Ma altri non danno la cagione al Conte. Ma al Re Guido per esser alloggiato in luogo penurioso d'acqua, dove necessitato dalla sete fù constretto à venir à giornata con disavantaggio. ma stia come si vuole poco importa, basta che il Re Guido fù rotto, et preso con tanta rovina, quanto s'è detto. Et il Saladino con si gloriosa vittoria tutto orgoglioso venne sopra la città di Gierusalemme, et non v'essendo chi la difendessi più che tanto il trentesimo giorno del assedio la prese à patti. et con questo modo annichilò, [Nel 1087. alli a. d'Ottobre.]et rovinò le cose de cristiani in Levante, perciòche dopò che i Barbari hebbon preso Gierusalemme in processo di tempo tolsono loro anco quanto vi havevano, et gli cacciorno di quà dal Mare. Ma essa Gierusalemme per le discordie de li figliuoli di Saladino con Nefandino loro zio fù molto travagliata. et in tal occasione se li cristiani hauessino voluto l'harebbano recuperata. li Grossoni popoli d'Arabia da altri chiamati Corismiti, dopo che hebbon dato alcune [Nel 1216.] rotte alli Cavalieri dello Spedale presero, et ammazzorno quanti cristiani vi trovorno profanorno li Tempi, et si partirno. Coradino figliuolo di Nefandino la prese, et rovinò, eccetto che la Torre di Dauit, et il Tempio di Dio, et il Sepolcro di Cristo. Ma altri [Nel 1218.] dicono che non fece tal cosa nel pigliarla, ma che essendone possessore, et volendola restituire alli nostri, che assediavano Damiata città d'Egitto con quanto il Saladino havea loro tolto, perche gli dessino pace, et egli-


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