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- Tkiuc&tftrfljont
li Satrapi micini fciitta à gli aflèdiàti di Gicmflemmc,per la quale gli conforcauano a portarli valorolàmcnteA a liar di buóanuno, perchè tolto ver abbono a trafli di pericolo, nedeue nelfunopigliarc». n _ Mirrili» Cantra 0*ìtflen3DÌ allori tépi dice eflèr feguiro vn altro calo limile nc paefi baffi.ll Btero ancb egli ferine, che al preferite <juel lidi<Gaza*& diCattià quando voglio auifarclpaccia tamente il Cairo Io fanno permezo diCoióbc, doue è vno intcruallo di lèi giornate defèrte. Ma h noltn hauendo per tal mezo Ca puto il penfiero de nemici li rifoluerno a combatter la città, prima che nonhaueuano pcniìtOjfc perhauerc m tale occasione Idio prò pitio, vilitorno ipiedi (caffi ilmonteOliucto, & gli fecero grandiffime preghiere. Fù da Arnaldo Sacerdote Fràzelè inanimito la moltitudine al la battaglia, dipoì^offisdi, Tancredi,& il Comedi Fobia (i diuibno infra di bro I^fercito in tre fchiere, Stuoli la mattina vegnente andon-no darre bade a dar I alialto alla citta, hauendo Goff edoper ingannare li Barbari moftro di voler darlo in vn luogo Mette in un altro. Furono li nollci al loroarriuodalh Barbanialutatheon fuoco,falli,&dardi,* eglino di-terra, & del le maritine con le medefime amie dauan loto citami euai,6c inquelto che la cofapaflaua in quelli termini l noftri fpingendo illormernibelhcuuanu,corina domo a percuotere le m<sra,& li Barbari per render li loto rolpi vani vi mettano dinaozi tele bagnate,*,ac chi di paglia.* di fieno, * cefi nel offenderà, Se nel