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0 riccc pcrccr o cherse fèrebbcftfc fàttr ©fi raagià c-ktceirp ©terno per msifcamcntc>di tali cole tonleguirla ritornò ai Campo.&eendeul da vDd klm vieina fette miglia venirti gran-quantica di legname, del quale ne fokicorno fiate» & machmèy ma in quel rato liauuerfàri riprefen cuor^pereioehè oltre alla fortezza dei fito s & li gran ior numero il Cali ffa d’Egitto gli mandò a dire,che verrebbe prètto in per fona con grande efèrcito per liberarli^ & li nottri p rincontro mancamo d’animo,perciòthegl’erano alihora nella ftagion calda, & in quelpack rorido dr fua natura, fcarfo d acqua, & quella poca che v era; rmimici alianti il loroarriuo Phaueano ajtoflicata. onde per quello dai gran patire della fece sandauano confumando. Ma quello che era peggio, fe tal volta fi feopriua del acqua/e beneguafta, Se rangola ad ogni modo la beeuano, il che gli generaua ler pallide* za di voi to,torpere di tnerobrh&i malattie a talché di quaranta mila,che gi-eranoquàdo varriuorno gli erano ridotti picche la metà difùtili, & però il dare fallai so era molto raffreddato. Ma il Capitani vedendo deue procedeua il difordine, per riparare ledonovenire dalli luoghi lontani, & condurre in capo gran quantità d’acqua,& altrecofe necefìarie,il chefùaf bi fogno de foidati di gran foIleuatnento,& in quello che egli andaua in quello modo refurgendo, Parmata de Genouefr giurie al porto di loppe,oggi chiama to Zaffo,& a rrecò loro vino fermento,& ferramenti & altre colè neceflf.rie per la dpugnatione doueegìwo nel cene urie, dalla marina al Campo roppano infra