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- Dt*Ferra Santa *
dcilft derno adafiediar Artafia città di quahliGàt^ ’?.gua taier# per non li far Contrailo le ne impadfòfHiénóy:i ^ diì grldcpò tali aquifti, andò vna parfePdi loro a GàMà ’ ferra città pure di quella Regione, la quale era tenari Le* ta dai Re d*£gitta,doue il Gcuematore di élla per parie (grauarh daqueil’àfltdio cor roppe cori danari si Co- &»<!:<> e tuf te di Tololà, ciieera in altra bafìcbvil 1 qual Conte ì Accolti: per per filtrar li Barbari, mandò-» dire ni Duca-Gote Bcl ^! lo* dolche fi leuaflì d’attornoa quella città, & andaffi ad Dar- Vnirlì (èco, perchè i Perfiam doppo la riceuuta rstc or» t i. s erar o rinaeffi infiéme, & venivano con maggior roj e(èicito, che prima ad affrontarli, tt il Duca penfània/i do, che quello foffe vero, fi leuòda I afledio, & andò & con tutte le genti à trouarlo, ma non (decedendo & altro, & trouandofi, che il Conte hauea cauato fuor e- quella voce, perchè egli haueua hauto- dalli BarbariI- denari, rimale infame appreso tutti li crilliani. f * Pietro Sacerdote da Marfilia, che fù quello, che ri’ / trouò la Lancia di Chriffo, difendo tafiàto della! medefima infamia, per haueili tenuto mano, pei fcolparfi palsò ignudo con la Lancia di Ghrsfto in mano per mezzo d’vn gran fuoco lènza riceuere
- lehonealcuna. Ma per correr’tanta gente a vedere
quello miracolo, vi rimale (eff >caro, per il che teilò in dubbio quello che pareua, che il fuoco hauef fi purgato; & già che fu fucceffo quello li loro Le> gati ritornoiono dal Re d’Egitto, & riferirne), cerne egli non voleua confermare la Lega con elfi (e non fi toglseuano del animo l’acquiilo di Gierulalemme. Ma le pure eglino haueuano voto di vibrare Jft 4 * quella