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DtTtrrd Sdntd. io Agitare Antiochia Iperando per mezzo della forcez& eg a< c ^ c fi teneua ancora per lui di ricuperarla, & egli imo 10 * 0 dal lùodimoilrare,& dai fuo pervaderei! mof o il P Con grà fretta alla volta di quciiacim,& elfendoui man fnuato la cinte d allòdio, & il noilri nei Vederlo ac>a i(d a P irc iandornocófanti,& con caualli inediti i rico rferfifccrlo, & egli fingédod’haucr paura gli tifò in v, ch/ a,rn fioicata;doue ammazzò Ruggieri Baaeuilla va •cjf-^oiò Capitano Franzete^fc gfaltri rilpinic dentroj ►re. * P oi P^ r tentare li noilri, diede vn terribil affata k n/" a a ttà, & eglino ributradolo gl’vietano addoflo. sedo* a uoitado faccia gli rimelte dentro, & in quel )t nodopafsò la colà ripartita. Li noilri per tenere gli )p 0 / uuer ^ ri jd^lcolio,fi vallóne» d’alcuai forti, che cflì • naucuano fatti fuor della cittaquado eglino iafledia ed<k ano * Ma quello operaua quali nulla: perciòcheii imp ar ^ ari,crono tàti,chc ppceuano iappiirc a ogni corn?’ Corba g° vo!cndo impadronirfi interamente delaotT5 aD3 P*S na»afiàltò parte di eflì forti,• Goflrcdo ne* atep ° * Q ta ^ ca ^° a^um lua veterani in pericolo, lì g?ì felice loro anodo con tato impeto,che gli t alfe d’vna 3 f Jorre; ma né ritornare nella atti prete dugento fot 3f- fi Conte di f ladra hauendo fòllenuto tutto il;Jt, Sterno vn’altrofortc aliata, usilo di non lo potere rt iPVdifcndereila notte loabbandonò, & le ne tornò ^ r teHacitti,& il Cimile feciono quelli,che crono negli a( a ‘tri foit! l di,fuon,& in quello modo i Barbari reiliin ra Cro collii drento, & in quel che eglino g’i anda*:0 JJono hora in un modo,bora in un altro afflìggendo, é tur °no pertorre loro la città quali in quel modo,chc £ 2 l’haue